Ritratto
Arduo m’è ‘l tracciar
bei lineamenti,
tuo viso imitar
sui fogl’impazienti.
Di certo non eccello
in pittur’e disegno,
ma volto tanto bello
sfid’artista nel segno.
Son note sfumature,
m’è impresso profondo
ogne particolare:
il sorriso giocondo.
La traccia di graffite,
al pari d’un insulto,
di guance vellutate
soave luc’ha tolto.
Seppure possa esser
sentito realmente,
artista non può nascer
ch’angelo abilmente
renda a paragone
di tua real’essenza.
Di tratt’imitazione
a bellezz’è violenza.
T’osservo, e sereno me ne cibo.
Lombardi Gabriele
lunedì, maggio 21, 2007
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