lunedì, febbraio 12, 2007

Ali tarpate

Ali tarpate


Ali tarpate iteratamente;
sovente accennan volo libero;
poi Tu, e io servo e aiutante,
scagli rose di cupi pallettoni
contro librante illuso misero,
un ascoltatore di emozioni.

Tu, immortal d'Odiesseo irato,
sballotti ludicamente tui figli,
disperdi nel mar del pensier brumato:
tarli profondi brulicano svelti,
picchian sul cuore come grossi magli;
ed io, complice, causa di risvolti.

Ma probabilmente Tu non esisti,
se non nelle nostre menti bacate:
Tu sei solo casualità, fingesti
d'esser divinità, per assolverci
da nostre azioni; tornan spietate
conseguenze, s'adopran per ferirci.

Tarpate t'ho l'ali, troncando netto
nostro volo una volta sereno;
pensandoci par mi sento d'inetto.
Chiedi se t'odio: mai potrei, in questa
o altra vita, amandoti, veleno
d'odio provar, tua scelta non lo desta.


Gabriele Lombardi

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